Primo giorno:
Si apre alle 10:05 la seconda edizione di Young Leaders con un video introduttivo: 11 paesi e 55 ragazzi tra i 25 e i 30 anni sono pronti a confrontarsi sulla partecipazione giovanile alle strutture formali della democrazia partecipata.
Introduzione
Mattia Di Tommaso, presidente di SOS Europa, ha aperto la prima giornata di attività ringraziando tutte le realtà che hanno permesso la realizzazione di questa seconda edizione.
Tra gli obiettivi che ha ricordato durante il suo discorso sono da annoverare: l’implementazione della cooperazione tra le associazioni giovanili e la scrittura di una proposta di legge da presentare all’Unione Europea per migliorare le politiche giovanili.
Mattia ha sottolineato come sia importante lavorare insieme per costruire un’Europa solidale capace di essere un argine contro i populismi, contro le discriminazioni e per evitare di ricadere nuovamente negli errori del secolo scorso.
Aspettative
Alle 10:25, dopo un breve video sulla progettazione Erasmus+, Luca Bellino ha introdotto le attività di questa sessione con un momento di riflessione sulle aspettative legate a questo meeting. Su tre diversi cartelloni i partecipanti hanno condiviso la propria opinione divisa percategorie: aspettative, paure e contributi. Successivamente quattro volontari hanno dato lettura dei feedback più significativi.
La condizione dei giovani nei singoli paesi partecipanti
Alle 10:40 gli young leaderssi sono divisi per gruppi nazionali, con l’obiettivo di preparare un cartellone dove descrivere la situazione attuale dei giovani nel loro paese. L’idea è quella di individuare le criticità e i punti di forza. Successivamente i cartelloni sono stati attaccati lungo i muri della sala conferenza.
Law Market
Alle 11:30 si è aperta la sessione del Law Market: i partecipanti hanno avuto modo di muoversi lungo la sala per prendere informazioni sulla situazione degli altri paesi, in modo da avere una visione generale della condizione giovanile e prendere spunto per la costruzione delle proposte di legge. In questo contesto i partecipanti hanno avuto modo di scambiarsi informazioni utili e confrontarsi sulle varie situazioni particolari. La dinamicità del metodo ha permesso un confronto altamente produttivo.
“La metodologia informale della discussione, dove il confronto è accompagnato da un buon caffè, ha permesso un ottima interazione tra i partecipanti in questa prima fase del progetto – ha dichiarato un partecipante del team spagnolo – spero che il livello dello scambio rimanga alto”.
Discussione post Law Market
Alle 12:15 è iniziata la discussione tra i partecipanti. Tommaso del team italiano ha segnalato come nei paesi dell’Europa mediterranea e dell’area balcanica ci siano similitudini su i livelli di disoccupazione giovanile. Maria
dalla Grecia ha segnalato come in quasi tutti i paesi ci sia la presenza di partiti politici anti-UE, con l’eccezione della Bulgaria. Dalla Bulgaria un partecipante ha segnalato quali siano le motivazioni dell’assenza di movimenti o partiti anti-Ue. La discussione è continuata con ulteriori interventi su differenti tematiche.
Riflessione individuale sui bisogni
Alle 12:30 ogni partecipante, a livello individuale, ha iniziato a scrivere la propria opinione personale su quali siano i bisogni dei giovani. Successivamente la sessione mattutina si è chiusa con un breve video sul funzionamento del Parlamento Europeo. La sessione si è chiusa alle 12:55.
“Questa prima parte del meetingè fatta bene ma non è stata perfetta – ha dichiarato George del team romeno – avrei preferito un gioco dei nomi per conoscere meglio i singoli partecipanti e sciogliere la naturale tensione che si riscontra in questi contesti”.
“Per me è stata una mattinata scorrevole e mi sono trovata bene nel comunicare con i partecipanti, specie nell’attività del Law Market, dato che avevamo un buon argomento con cui rompere il ghiaccio – dichiara Francesca del team italiano – Forse questo pomeriggio sarà più complicato poiché non ci conosciamo bene tra di noi. Sarà comunque stimolante scrivere un disegno di legge a partire dal lavoro di questa mattina”.
Lavoro divisi in gruppo sui bisogni
Alle 15:10 sono riprese le attività e i partecipanti sono stati divisi in 11 gruppi di lavoro, questa volta non divisi per nazione e mantenendo un
equilibrio di genere. Ogni gruppo di lavoro, facilitato da un leader con competenze specifiche, ha il compito di individuare i bisogni per implementare le politiche giovanili europee e successivamente determinare quale sia tra i bisogni formulati il più importante.
All’interno dei gruppi di lavoro ogni partecipante ha espresso le proprie personali idee su quali siano gli effettivi bisogni dei giovani. Per ogni bisogno si sono sviluppate delle discussioni interne che talvolta hanno portato al miglioramento della proposta iniziale. In alcuni casi i partecipanti sono partiti da una loro esperienza personale per formulare un bisogno da implementare. In molti casi i partecipanti hanno avuto modo di comparare le differenze che ci sono nei singoli paesi ela presenza di gruppi misti ha facilitato il processo di formulazione del bisogno.Nella maggioranza dei casi la sintesi è stata trovata nella discussione, senza bisogno di votare una specifica proposta
Alle 16:25 si è discusso sul processo decisionale e i partecipanti hanno avuto modo di esprimere la propria opinione sul lavoro di gruppo.
“Il lavoro di gruppo è stato molto stimolante perché siamo partiti da casi particolari e nella discussione siamo riusciti ad individuare quali sono i problemi comuni – ha dichiarato un partecipante del team tedesco – sono molto curioso di vedere quale proposta di legge riusciremo a formulare”.
“Siamo partiti dai nostri bisogni e ci siamo confrontati prestando attenzione alle singole opinioni – Ha dichiarato Emanuela del team romeno– mi sono trovata a mio agio nel confronto e il processo decisionale è stato flessibile”.
Dai bisogni alla proposta di legge
L’ultima fase della giornata ha visto gli stessi gruppi che hanno lavorato sui bisogni, sviluppare da questi una proposta di legge. Ogni singolo gruppo ha ricevuto un formulario dove spiegare il contesto della proposta, concentrandosi sulle ragioni e sugli obiettivi da raggiungere. In ultima istanza il gruppo ha redatto gli elementi principali della proposta di legge. Alle 17:45 il lavoro in gruppi si è concluso e dopo una breve discussione assembleare, i partecipanti hanno ricevuto le ultime informazioni utile per la seconda giornata di lavoro.
*Claudio Fusco